Gli avvocati recupero crediti mediante decreto ingiuntivo può avvenire anche in maniera immediata, senza attendere il termine di quaranta giorni, quando il credito viene fondato su un assegno, su una cambiale, un atto ricevuto da un notaio. Ogni situazione è un caso a se. È infatti necessario che vi rivolgiate allo studio DSZ esponendo il vostro problema e comprendendo qual è il metodo migliore per risolverlo.

Gli avvocati professionisti del diritto civile potranno rispondere a tutte le vostre domande e chiarirvi dubbi relativi ai procedimenti da intraprendere. Infatti, tornando al decreto ingiuntivo, ci può essere anche la situazione in cui il debitore voglia opporsi e lo debba fare tramite atto di citazione. La legge disciplina tantissime situazioni. Infatti, Gli avvocati recupero crediti procederanno in maniera differente se il credito era contenuto in una cambiale oppure in un assegno. Nel primo caso, per recuperare il denaro il creditore deve procedere con un precetto, ovvero un’intimazione ad adempiere all’obbligo notificato al debitore.

Se trascorsi dieci giorni dal precetto non avviene nulla, si può procedere al pignoramento e alla vendita forzata dei beni del debitore. In caso contrario, quando bisogna recuperare il credito di un pagamento effettuato con assegno bancario si procede direttamente all’esecuzione forzata. Anche in questo caso diventa molto funzionale operare tramite un precetto. Gli avvocati recupero crediti sanno bene che tale attività si articola in due differenti fasi: stragiudiziale e giudiziale. Infatti, i nostri esperti si occupano anche di negoziazioni stragiudiziali che riescono ad evitare ai clienti i costi e i tempi delle azioni legali.

In questo caso, il debitore deve collaborare cercando di concordare un piano di rientro del denaro. Prima di tutto si parte con una lettera che intima al debitore di pagare indicandogli gli interessi e i maggiori oneri che dovrà sostenere se non paga. Successivamente si passa ad effettuare solleciti telefonici fino a che non si passa all’esazione diretta. Il passo successivo per gli avvocati recupero crediti è quello di inviare una lettera raccomandata al debitore intimandolo di pagare entro un termine specifico.

Dopo quel termine bisognerà avviare l’azione giudiziaria. Da qui inizia la seconda fase del processo che consiste nel ricorso al tribunale. Nella fase stragiudiziale sono stati eseguiti accertamenti economici e patrimoniali. Se questi hanno accertato che il debitore è possessore di beni che possono coprire la somma di denaro si può ripartire con il recupero coattivo del credito. I nostri professionisti sconsigliano di avviare un’azione giudiziaria quando vi è una mancanza di beni pignorabili perché in caso di esito negativo è il creditore che deve sopportare tutte le spese legali.

Gli avvocati recupero crediti sono dei veri professionisti del settore che sapranno bene come aiutarvi. Possiamo soltanto consigliarvi di rivolgervi ai nostri avvocati per poter avere una consulenza competente e professionale. Infatti, a seconda dei casi, i creditori possono procedere con differenti azioni per far valere i propri diritti, come il pignoramento dei beni, i precetti, i ricorsi per ingiunzione e addirittura il sequestro. Per avere maggiori informazioni su come operano gli avvocati recupero crediti fissate subito un appuntamento col nostro studio.

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